Dopo quello del presidente Acquaroli arrivano altri messaggi di solidarietà nei confronti dell’assessore Giorgia Latini. La rappresentante della Giunta regionale qualche tempo fa si era pronunciata contro l’aborto e ieri sulla scalinata della sede della Regione Marche è comparso uno striscione con su scritto: “La storia ce lo insegna, andiamo a bruciarle casa”.
“Da donna e da rappresentante delle Istituzioni esprimo vicinanza e sostegno all’assessore Giorgia Latini oggetto ieri di gravi ed inaccettabili minacce per aver espresso la propria personale e legittima posizione riguardo la maternità e la tutela della vita. Ognuno è libero di avere le proprie opinioni in merito all’interruzione di gravidanza ma la L.194 è chiara quando parla di superamento delle cause di ordine sociale ed economico che portano a scegliere l’aborto, per questo è un dovere delle Istituzioni sostenere le donne in difficoltà perchè quella non diventi una scelta obbligata.
Auspico una condanna unanime delle minacce da parte di tutto il mondo politico, il confronto legittimo non deve scadere in minacce ed insulti. ” – Così in una nota il Consigliere regionale Elena Leonardi (FDI), Presidente della IV Commissione sanità e politiche sociali.