Macerata – Finanza scopre 31 “furbetti del reddito di cittadinanza”, tra loro anche boss e assassini

Erano ai domiciliari o sottoposti ad altre misure cautelari, anche per gravi delitti come l’associazione di tipo mafioso o l’omicidio, ma beneficiavano comunque di un contributo economico mensile dallo Stato. Dal controllo di questi 14 soggetti, i finanzieri del Comando Provinciale Macerata, hanno scoperto un totale di 31 furbetti del reddito di cittadinanza, anche di origine straniera, residenti nella provincia di Macerata, che hanno percepito i 780 euro senza averne diritto. Una incompatibilità emersa grazie ai controlli incrociati eseguiti con il coordinamento del Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio e con la collaborazione dell’I.N.P.S. di Macerata. Gli approfondimenti, hanno permesso di accertare, in un secondo filone investigativo, altri 17 casi, dove il richiedente, aveva dato informazioni mendaci nella compilazione della domanda, riguardanti, ad esempio, le disponibilità patrimoniali la residenza, visto che alcuni soggetti erano addirittura irreperibili, oppure la presenza di vincite al gioco on-line di rilevanti somme di denaro. I 31 responsabili, sono stati tutti segnalati alla Procura per l’interruzione dell’erogazione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite: ovvero circa 200mila euro. Ma l’autorità giudiziaria ha scoperto anche dei “furbetti del reddito di cittadinanza” residenti fuori provincia, nei cui confronti l’ag di Macerata aveva però emesso misure cautelari: in questo caso il recupero degli assegni di sussidio ammonta a oltre 92mila euro.