Slitta ancora la riapertura degli impianti sciistici, che inizialmente era in programma per oggi. Ieri sera, invece, il Governo ha deciso di posticipare la riapertura al 5 marzo, data di scadenza del dpcm in vigore. La decisione, sicuramente tardiva, ha suscitato molte polemiche, visto che i gestori degli impianti avevano fatto il possibile per farsi trovare pronti alla riapertura. Ad attaccare il Governo, fra gli altri, l’onorevole Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d’Italia per le Marche. “La chiusura degli impianti sciistici a dodici ore dalla riapertura conferma, ancora una volta, la totale inadeguatezza e incompetenza delle scelte del Governo, che non comprende quanto deleteria sia per gli operatori turistici questa continua incertezza nelle decisioni – spiega Prisco -. Il rinvio della riapertura delle attività sciistiche amatoriali al 6 marzo è una mazzata non solo per chi si occupa degli impianti, ma anche per tutto un comparto che non ha avuto alcun modo di iniziare la sua stagione. Una situazione che, nelle Marche, si rende ancora più grave, visto che le montagne di questa Regione sembrano essere ignorate ormai da quasi cinque anni anni. Prima il sisma, poi la mancata ricostruzione, poi il Covid e ora l’ennesima decisione ostile a delle aree che rischiano di deprimersi economicamente e socialmente ancora di più. Fratelli d’Italia chiede al Governo Draghi di scrivere protocolli, magari ancor più stringenti, ma che consentano una riapertura in sicurezza affinché le attività economiche, che sono la base sulla quale si tiene l’intera nazione, possano riavere la dignità che meritano. Intanto si prevedano indennizzi per gli investimenti fatti in vista della riapertura”.