Primo giorno di screening nelle scuole medie per studenti, insegnanti e personale ATA. «Adesione e affluenza altissima – commenta il sindaco Matteo Ricci – il mondo dell’istruzione ha risposto con grande entusiasmo. La dimostrazione che una scuola in sicurezza si può fare, se c’è uno screening periodico. La chiusa ci deve essere solo in casi estremi, quando non ci sono alternative». Screening, come unica strada per avere una scuola sicura. «A Pesaro lo abbiamo già fatto a febbraio e va ripetuto almeno una volta al mese. È un problema che poniamo alla Regione Marche da tempo, ma siamo stati inascoltati. Una tematica che va affrontata anche a livello nazionale – ha sottolineato Ricci, ricordando il discorso di insediamento di Draghi, nel quale il presidente definiva fondamentale la scuola in presenza. «Nel frattempo non è stato fatto nulla e la scuola in diversi casi sono state chiuse». Chiusure giustificate in zone rosse, come ad Ancona, «ma non in altre parti, dove i dati sono ancora sotto controllo». A Pesaro i numeri sono ancora sotto controllo, ma «siamo preoccupati perché siamo circondati. Lo screening può essere un modo per tenere alta la guardia». Domani, venerdì 5 marzo dalle 8.30 alle 13 tamponi per studenti, insegnanti e personale ATA nelle scuole secondarie di primo grado alla Leopardi, Gaudiano e Manzoni. Sempre domani, nel pomeriggio, dalle 14 alle 20 screening a studenti, docenti e personale delle scuole superiori di Pesaro. «Un’occasione da cogliere. Vogliamo fare di Pesaro uno dei luoghi più sicuri dal punto di vista scolastico. Speriamo che Regione e Paese ci seguano in questo esempio virtuoso: abbiamo dimostrato che si può fare. Il ringraziamento ad AIL Pesaro, protezione Civile e Croce Rossa». Insieme al sindaco Ricci, l’assessore alla Coesione Mila Della Dora e alla Crescita Giuliana Ceccarelli. «È una grande operazione, che auspichiamo venga condivisa in tutto il territorio regionale, e che testimonia come si possa stare a scuola in sicurezza» ha detto Della Dora che ha aggiunto: «Faccio appello al senso civico di ciascuno: lo screening è l’unica arma che abbiamo, in questo momento, per tenere sotto controllo i contagi. Soprattutto per questa fascia d’età. Ricordo che i ragazzi sotto i 16 anni non potranno vaccinarsi e che i maggiorenni lo faranno sicuramente solo dopo la fine dell’anno scolastico. Stiamo attenti e stiamo in sicurezza per liberarci il prima possibile dal virus, lo dobbiamo ai nostri giovani, alle persone che non ci sono più e ai sanitari che sono impegnati in prima linea». «Abbiamo realizzato il desiderio espresso dalle scuole secondarie di primo grado il mese scorso, durante la prima tornata di screening. I genitori e gli insegnanti degli istituti hanno da subito compreso il valore dell’iniziativa: sanno che il controllo tramite il tampone rapido, in questa fase storica e sociale, è l’unico mezzo attraverso cui è possibile fare prevenzione. Ci auguriamo possano convincersene anche coloro che ancora hanno titubanze a riguardo» ha concluso Ceccarelli.