Un piccolo ponte che collega le SAE di Giove alle unità prefabbricate che ospitano i negozi. Una piccola, grande opera che rappresenta la festa di tutta una comunità ferita dal sisma del 2016, ma che reagisce. E lo fa attraverso i bambini, che hanno contribuito fattivamente, grazie alle loro insegnanti, a dare il nome al ponte. Ogni piccolo cittadino ha fatto un disegno in cui ha proposto come chiamare l’opera poi, mediante una cassetta postale, sono stati raccolti i ‘voti’ di tutti gli abitanti che hanno scelto ‘Ponte dell’Amicizia’ il nome voluto dal piccolo Edoardo Iori della classe terza. Otto anni, occhi azzurri, capelli biondi con un ciuffetto verde, Edoardo rappresenta la comunità del futuro, quella società di Muccia del domani a cui, come ha dichiarato l’assessore regionale alla ricostruzione, Guido Castelli, saranno rivolte le opere pubbliche di quella rinascita che, grazie al Commissario Legnini, deve accelerare