L’Abruzzo resta in zona arancione. Le province di Pescara e Chieti escono dalla zona rossa. Da lunedì 22 possono riaprire anche le attività commerciali tranne che a Montesilvano e Città Sant’Angelo.
Il presidente della regione Abruzzo Marsilio:” Se non ci fosse stato il decreto legge Draghi, oggi avremmo registrato il ritorno in zona gialla, perché per la seconda settimana consecutiva l’Abruzzo segna un Rt inferiore a 1, questa volta nella media del risultato e con un impatto di rischio moderato. Sapete che in virtù del decreto Draghi fino a Pasqua la zona gialla è abolita, quindi resteremo in arancione. Abbiamo esaminato tutte le diverse province e dentro le province le diverse zone comune per comune, per individuare quali comuni hanno delle incidenze superiori a 250 su 100mila abitanti per settimana, che è la misura sulla quale vengono consigliate le misure restrittive. Il dato è che nessuna Provincia ha la misura di 250. All’interno delle Province abbiamo individuato quei comuni che hanno particolari necessità di restrizioni e l’area metropolitana di Chieti – Pescara finalmente, dopo un mese di sofferenza, questo indice è sceso, quindi da lunedì potranno tornare nella disciplina della zona arancione, possono riaprire i negozi. Questo vale per tutta l’area metropolitana, ad esclusione dei comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo. Poi ci sono una serie di comuni, per cui si mantengono le misure già in vigore, altri entrano in zona rossa, come Celano, Castel Di Sangro, Tagliacozzo…la Provincia dell’Aquila è quella che al momento ha l’Rt più alto in Abruzzo”.
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