Due persone sono state arrestate e altre 33 sono state invece denunciate in un’operazione della Guardia di Finanza di Treviso contro il traffico internazionale di petroli dall’est Europa destinati anche alla provincia dorica.
Sono stati sequestrati beni per 1,7 milioni di euro. Le fiamme gialle in vari interventi, eseguiti lungo le autostrade che collegano il confine orientale al resto del Paese, hanno tra l’altro posto sotto sequestro 8 motrici, 15 semirimorchi, 1 distributore clandestino e 345.000 litri di olio minerale. I successivi sviluppi delle indagini hanno poi consentito di accertare il consumo in frode, in Italia, di 1.800.000 litri di gasolio e l’omesso versamento di accise per un milione di euro.
II gasolio, trasportato all’interno di cisterne e autoarticolati arrivava da raffinerie della Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Austria ed era destinato alle province di Milano, Roma, Latina, Frosinone, Foggia, Napoli, Ancona, Mantova, Caserta e Catania, dove sarebbe stato stoccato in depositi abusivi e successivamente miscelato prima della vendita al dettaglio.
Il prodotto petrolifero, viaggiava con documenti che attestavano fosse solvente o liquido anticorrosivo: dalle analisi chimiche è emerso invece che era composto per il 70% da gasolio e per la parte residua da olio vegetale, idoneo comunque a garantire la carburazione in motori diesel. Era inoltre accompagnato da documenti sui quali figuravano destinazioni finali fittizie, come Grecia, Malta e Spagna.