Firmata dal commissario straordinario Giovanni Legnini la prima ordinanza speciale in deroga che permetterà la ricostruzione dei sette storici edifici dell’Università di Camerino danneggiati dagli eventi sismici del 2016. La seconda fase della ricostruzione post sisma, con lo sblocco e l’accelerazione delle opere pubbliche grazie ai poteri straordinari in deroga, parte così da Unicam con un piano di recupero unitario che vale oltre 40 milioni di euro.
La firma è avvenuta nei locali del campus dell’ateneo, alla presenza, tra gli altri, del rettore Claudio Pettinari, dell’assessore regionale Guido Castelli e del sindaco di Camerino Sandro Sborgia. All’ordinanza, è stato detto nell’occasione, si è arrivati di intesa con i comuni e le regioni del cratere sismico.
“Un’ordinanza su misura – ha spiegato Legnini – che dà per la prima volta attuazione al decreto semplificazioni del 2020, che attribuisce al commissario il potere di realizzare interventi e opere urgenti e particolarmente critiche in deroga alla normativa vigente, salvo ovviamente quella penale e di tutela dei beni culturali”. “Le ordinanze speciali di prossima emanazione – ha aggiunto – riguarderanno i centri storici maggiormente colpiti, a partire da Amatrice e dalla stessa città di Camerino”.
Il programma unitario degli interventi per la ricostruzione delle storiche sedi Unicam prevede il recupero del rinascimentale Palazzo Ducale della famiglia Varano, sede dell’ateneo, del Polo Studenti – le ex Magistrali, e del Palazzo Ribechi – di Palazzo Varano, del Collegio Fazzini, di Palazzo Battibocca, del San Domenico e del Granelli. “Oggi è un giorno di fondamentale importanza per la vita del nostro ateneo. – ha sottolineato il rettore Pettinari – Con la ricostruzione delle sedi nel centro storico recupereremo tutta la nostra forza è renderemo la nostra università competitiva a livello europeo”.