Il barista e ristoratore anconetano Massimo Sturani non è nuovo a proteste eclatanti. Alcune settimane fa si era incatenato e salito sul tetto della macchina per fare sentire la propria voce sulla voglia di poter tornare a lavorare senza limitazioni. Ora annuncia che, a prescindere di controlli e/o successive multe, il 2 maggio riaprirà i battenti della propria attività.
Massimo ha 56 anni e non si vergogna di ammettere che per pagare le utenze dell’attività è stato costretto a chiedere soldi ai genitori anziani: “sono stato costretto a chiedere un prestito a mio padre 90enne per pagare le bollette”
Insomma, il barista del capoluogo, dichiara che se sarà costretto a chiudere lo farà a testa alta perché nel locale non trovano un delinquente o uno spacciatore, bensì solo uno che sta gridando la sua disperazione.
Guarda il video: Ancona – Disperata protesta di un barista: “Dal 2 maggio riapro a prescindere”