Per Domenico Serafino è finita. Il presidente della Samb è fuori dai giochi: dal Tribunale di Ascoli è arrivata poco fa la conferma che il produttore musicale di origini calabresi non ha presentato i 25mila euro a cauzione della domanda di concordato. Né sabato, né stamattina, provando a far leva sull’improbabile teoria per cui il termine degli 8 giorni (con decorrenza 16 aprile) potesse slittare con il fine settimana di mezzo.
In giornata i commissari giudiziali Massimiliano Pulcini e Franco Zazzetta depositeranno la relazione chiesta dai magistrati, i quali poi a stretto giro provvederanno a fissare l’udienza di comparizione per lo stesso Serafino, udienza che si potrebbe tenere tra giovedì e venerdì.
Da quel momento scatterà l’iter che porterà al fallimento del club rossoblù. Per la Samb si profila la quinta ripartenza in meno di 30 anni.