Aveva rotto il braccialetto elettronico di sorveglianza con il quale era stato ammesso ai domiciliari per i reati concernenti le armi ed il traffico di sostanze stupefacenti dandosi alla macchia dallo scorso marzo. La fuga del trentenne albanese domiciliato a Tortoreto è finita, nella notte tra sabato e domenica, a Colonnella dove una pattuglia della locale stazione carabinieri, durante un servizio di pattugliamento nell’area commerciale posta a ridosso dello svincolo autostradale, aveva notato un’autovettura di grossa cilindrata in sosta nel parcheggio del centro commerciale “Arcobaleno”. Non appena i militari, insospettiti da quella presenza, si sono avvicinati all’auto per controllarla, l’uomo alla guida ha ingranato la marcia ed ha tentato la fuga. Ne è nato un inseguimento rocambolesco caratterizzato da una serie di manovre spericolate finalizzate a seminare i militari. Per fortuna, l’orario ed il coprifuoco avevano rese deserte le strade evitando il coinvolgimenti di altri automobilisti. Ad un certo punto, l’auto si è schiantata contro un muro. Il conducente ha quindi proseguito la fuga a piedi attraverso i campi ed è stato raggiunto e bloccato poco dopo dai carabinieri. E’ stato lo stesso albanese, senza documenti , a rivelare la propria identità consapevole che, comunque, sarebbe stato identificato. L’uomo, trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di Alba Adriatica, sarà processato oggi presso il tribunale di Teramo per evasione.