Per sicurezza, in tre mesi 608 incidenti e tre morti
Sindacati in presidio davanti alla Prefettura di Teramo, questa mattina, per tornare a sensibilizzare le istituzioni sul tema della sicurezza sul lavoro. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, in provincia di Teramo si sono verificati ben 608 infortuni sul lavoro, di cui tre mortali. La stragrande maggioranza, 554 su 608, si sono verificati durante il lavoro mentre 54 in itinere e il macrosettore dove si è registratro il maggior numero di incidenti, ben 508, è quello dell’industria e dei servizi. Da qui la necessità, secondo i sindacati, sia in provincia che in tutto il paese, di un nuovo patto tra le parti socuiali. “Rispetto alla sicurezza c’è bisogno di un cambio di passo – sottolinea Giovanni Timoteo, segretario provinciale della Cgil – sono troppi anni che siamo in questa condizione e nessun passo in avanti è stato fatto dal legislatore e dalle associazioni datoriali che individuano una realtà diversa. Ma a parte qualche fatalità se andiamo ad analizzare gli incidenti sul lavoro nella maggior parte dei casi sono legati all’elusione e al mancato rispetto delle norme di sicurezza”. Per questo i sindacati chiedono una piattaforma pluriennale, con azioni incisive che partano dal mondo della scuola, con l’obiettivo di modificare l’atteggiamento culturale rispetto a un tema vissuto spesso “solo come un costo”. Nel corso del presidio, iniziato alle 10 e che si concluderà alle 12, una rappresentanza sindacale sarà accolta dal prefetto al quale sarà consegnato un documento. Nelle prossime settimane, inoltre, i segretari provinciali di Cgil,Cisl e Uil Giovanni Timoteo, Fabio Benintendi e Fabrizio Truono, chiederanno un confronto ad Inail ed Ispettorato del lavoro per fare il punto della situazione sulla provincia e l’apertura di un tavolo con le organizzazioni datoriali “per condividere la necessità che le lavoratrici ed i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, età, genere, provenienza, prima di essere adibiti ad ogni specifica mansione ricevano una preparazione e un addestramento adeguati”. Tra i temi che i sindacati porteranno al tavolo anche la necessità di dare nuovo impulso al ruolo della rappresentanza, a partire dal garantire in ogni contesto lavorativo la consegna del Dvr/Duvri, l’accesso al registro degli infortuni (digitale), la consultazione sulla valutazione dei rischi e le misure di tutela, sulla designazione degli attori della prevenzione e sull’organizzazione della formazione, la necessitò di rafforzare il il ruolo della rappresentanza in tutti i contesti e settori lavorativi e di garantire appieno lo svolgimento del ruolo del medico competente.