La volta antica della sala del Risorgimento del Museo delle Genti d’Abruzzo per un matrimonio da incorniciare. Una coppia pescarese, questa mattina, si è sposata per la prima volta in uno degli spazi che la convenzione stipulata tra Comune e Fondazione Genti d’Abruzzo ha messo a disposizione dei cittadini che scelgono di sposarsi con il rito civile: un’alternativa con cui l’amministrazione ha avviato un percorso di valorizzazione dei tanti luoghi suggestivi che la città può offrire.
“Abbiamo iniziato a ragionare su questo progetto in piena pandemia”, ricordano l’assessore alla Cultura, Mariarita Paoni Saccone e la presidente della Commissione Cultura, Manuela Peschi, “quando si stava lavorando al rinnovo della convenzione con la Fondazione Genti d’Abruzzo per la gestione dei due musei. Sia il “Genti” che il Cascella hanno sale preziose, che ben si prestano all’organizzazione di eventi particolari, per questo abbiamo deciso di avviare un percorso amministrativo che consentisse la possibilità di celebrare matrimoni, anche al di fuori della casa comunale”. La parte dell’iter relativa ai servizi demografici è stata curata dall’assessore Patrizia Martelli.
La scelta è tra quattro spazi, diversi l’uno dall’altro, ma con in comune arte e bellezza: tre nel Museo delle Genti d’Abruzzo che offre, oltre alla sala Risorgimento, lo Spazio Arte sempre al piano terra, normalmente utilizzato per le esposizioni temporanee, e la Sala Favetta con le splendide vetrate sul fiume. La quarta sala è al Museo Cascella ed è un piccolo gioiello che, nella giusta stagione climatica, dispone anche di uno spazio esterno di qualità.