Due murales sono stati imbrattati, a Pescara, nel giro di due giorni, entrambi realizzati da Ipman. Il primo ritrae Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso a Colleferro (Roma) durante un pestaggio nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. L’altro raffigura George Floyd, afroamericano assassinato durante un fermo della polizia. Della vernice bianca è stata utilizzata per coprire il volto di Willy.
La Digos della Questura di Pescara ha avviato le indagini per risalire agli autori del gesto. Il murale si trova in Via Firenze, sul muro esterno del Liceo Classico. Gli inquirenti, dopo aver effettuato un sopralluogo, nelle prossime ore visioneranno le immagini delle telecamere di alcuni esercizi commerciali della zona. Completamente ricoperto di nero, invece, il murale che si trova in Via Milano, dedicato a George Floyd.
Non tardano ad arrivare le dichiarazioni del Sindaco di Pescara Carlo Masci sul danneggiamento della raffigurazione di Willy.
“Lo sfregio al murale che ricorda un ragazzo ucciso è una ferita nel tessuto sano di un’intera comunità. Aver coperto con vernice bianca il dipinto dedicato alla memoria del ventunenne Willy Montero Duarte, in coincidenza temporale con la celebrazione del processo per il suo vigliacco assassinio avvenuto a Colleferro (Frosinone) nella notte tra il 5 e il 6 giugno 2020, è qualcosa in più di un gesto vandalico o di intolleranza. Sull’humus dell’ignoranza e del disprezzo delle regole del vivere civile crescono purtroppo gesti come questi. Non basta condannarli, perché è banale e logico farlo: occorre impegnarsi per la maturazione di una coscienza civica a partire dalle scuole e dalle famiglie. Qui si sviluppano gli anticorpi all’intolleranza e alla violenza. Il murale deturpato diventa così il richiamo alla nostra coscienza e ai nostri valori di libertà e di democrazia. Valori che coltiviamo con coerenza e coscienza a Pescara, città dell’accoglienza, dell’arte e delle idee”.