Sgominata un’organizzazione criminale che operava in Sicilia, nel Lazio e in Abruzzo. Otto persone sono state arrestate dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, con la collaborazione e il supporto di personale dello S.C.I.C.O. di Roma (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), su disposizione della Procura della Repubblica di Messina. Gli arrestati sono indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio, l’attività investigativa, svolta dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina e dello S.C.I.C.O. di Roma, ha consentito di porre in luce e disarticolare una consorteria criminale operante nel capoluogo peloritano e in quello etneo, con ramificazioni a Roma e a Pescara, dedita alla commercializzazione di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché di sottoporre a sequestro, in due distinti interventi repressivi, oltre 65 chili di marijuana. La droga viaggiava sulle ambulanze.
Nonostante le restrizioni previste nel periodo del lockdown, quando a tutti era precluso qualsiasi spostamento per la “zona rossa”, da qui il nome dell’operazione ‘Red drug’, gli indagati si muovevano indisturbati, trasportando e distribuendo importanti partite di sostanze stupefacenti. Al riguardo, per raggiungere l’illecito obiettivo, oltre a fare ricorso ai consueti metodi di mascheramento delle comunicazioni, sfruttavano le ambulanze.
Promotori e organizzatori della consorteria criminale sono risultati essere il pregiudicato messinese S.G., classe 88, contiguo al clan mafioso messinese SPARTÀ, e i pregiudicati catanesi S.C. cl. 77 e L.P. 53 anni, contigui alla famiglia “Nizza”, facente parte del clan mafioso catanese SANTAPAOLA-ERCOLANO. Sodali del gruppo i messinesi F.G. cl. 75 e M.F. di 40 anni, oltre al brontese A. M., 48enne, i quali, in qualità di corrieri della droga, curavano l’approvvigionamento e la distribuzione, in Abruzzo e in Sicilia, delle partite di narcotico, principalmente del tipo marijuana, fornite da un pregiudicato di origini messinesi ma domiciliato a Roma, F.F. Le indagini svolte, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e consistite in complesse intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di ricostruire tutte le fasi dell’illecito traffico: dalla pianificazione dell’approvvigionamento al trasferimento di ben tre carichi di sostanze stupefacenti, uno dei quali destinato a Pescara e due in Sicilia. Nel dettaglio, nel febbraio di quest’anno, le indagini hanno permesso alle Fiamme Gialle di ricostruire la consegna di un primo carico di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente destinata a Pescara, a favore del pregiudicato S.M., 49 anni, elemento di spicco del noto clan pescarese Spinelli.