Attenzione e sensibilità delle istituzioni sul disastro del Moby Prince. Questo il messaggio arrivato ai famigliari delle vittime ricevuti oggi dal presidente della camera dei Deputati Roberto Fico. All’incontro erano presenti oltre al presidente della associazione 10 Aprile Luchino Chessa e al vicepresidente della associazione 140, il sambenedettese Nicola Rosetti, anche l’Onorevole Andrea Romano presidente della commissione parlamentare di inchiesta da poco istituita.
La commissione parlamentare ha assicurato l’impegno a proseguire il lavoro della precedente. In particolare il presidente Romano ha fatto presente che se la prima commissione è riuscita nel difficile compito di chiarire ciò che non è accaduto la notte del 10 aprile 1991, ribaltando la verità contenuta nelle carte processuali, sarà compito di questa commissione tentare di dire che cosa è effettivamente avvenuto nel porto di Livorno.
I familiari delle vittime hanno espresso la loro soddisfazione e gratitudine per la vicinanza delle Istituzioni, il cui impegno contribuirà al raggiungimento della verità.
La notte del 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince diretto ad Olbia lascia il porto di Livorno e dopo pochi minuti entra in collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Divampa un incendio che avvolge la nave dove a bordo ci sono 141 persone tra membri dell’equipaggio e passeggeri. Solo un superstite, tutti gli altri muoiono a bordo del Moby. Nessuna vittima invece si registra a bordo della petroliera Agip di proprietà Eni. Una ‘Ustica del mare’ per i familiari delle vittime che dopo decenni di inchieste, processi e verità distorte e demolite attendono che il Parlamento indaghi ancora per fare una volta per tutte chiarezza