É andata in onda in diretta Facebook dallo stadio “Giovanni Paolo II” di Matelica la presentazione della prima squadra e della maglia ufficiale dell’Ancona Matelica che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie C. A fare gli onori di casa Roberta Nocelli, presidente del consiglio di amministrazione, amministratore delegato e direttore generale dell’Ancona Matelica, che ha rotto il ghiaccio. “Sono molto soddisfatta – ha spiegato la Nocelli -. Già all’arrivo del pullman biancorosso, che è una mia creatura, mi sono emozionata. Il patron Canil ha sempre un coniglio nel cilindro, è una di quelle persone serie che portano sempre a termine quello che hanno in mente. Sicuramente abbiamo intrapreso un’avventura difficile, siamo stati catapultati in una nuova realtà e in una piazza importante che già ha iniziato a farci sentire il suo calore. Proseguiremo portando avanti i nostri valori e speriamo che tutti possano comprendere la bontà del nostro progetto”. Presenti le autorità, per la città di Matelica il sindaco Massimo Baldini, l’assessore alla cultura Giovanni Ciccardini e l’assessore allo Sport Graziano Falzetti, che hanno portato il saluto e la benedizione della comunità per questo nuovo e affascinante “viaggio” che la famiglia Canil ha deciso di intraprendere. Oltre alla squadra, è stata presentata anche la maglia ufficiale. La promessa di patron Canil alla Mole Vanvitelliana è stata onorata. Realizzata in collaborazione con Macron, sponsor tecnico per altri cinque anni, in un filato speciale e “green”, ecologico e tecnologico, ricavato dal riciclo della plastica, la maglia porta lo stemma del cavaliere armato sul petto, gli sponsor Halley, Fidea e Technosafe workwear sul davanti, mentre sul retro campeggiano i loghi di Mastergroup e Canil Trasporti. La prima divisa sarà di colore rosso, la seconda di colore bianco e la terza azzurra in omaggio all’Italia. Il primo a indossarla è stato Franco Carciofi, ex custode dell’Helvia Recina, che ne ha ricevuta una speciale in regalo per i suoi freschi 70 anni e come segno di grande riconoscenza e amicizia da parte della società.