Il WWF Abruzzo chiede un “ripensamento del sistema di gestione dei roghi in Abruzzo e di conseguenza un adeguato stanziamento di fondi, in modo che la prevenzione antincendio diventi un obiettivo chiaro e fondamentale per la Regione, anche in considerazione del clima che sta cambiando”. L’associazione ambientalista fa il punto sulla situazione incendi in una nota, rivolgendosi in modo particolare alla Regione.
L’Abruzzo a fuoco: le temperature record registrate nella prima giornata di agosto hanno favorito l’azione dei piromani (malati o interessati che siano) e forse anche di qualche incosciente. Ci sono stati incendi un po’ ovunque, sulla costa e all’interno. A Pescara è andata in fiamme la Pineta Dannunziana, Riserva Naturale Regionale, con danni gravissimi anche sulle colline retrostanti la pineta e sulla spiaggia. Nel chietino roghi a ripetizione lungo la Costa dei Trabocchi: tra l’altro è andata in fumo la Riserva Naturale di Punta dell’Acquabella a Ortona ed è stata pressoché cancellata dalle fiamme la pineta di Vallevò a Punta Cavalluccio, nel territorio di Rocca San Giovanni. Incendi anche all’interno nel pescarese a Farindola, Penne, Bolognano, Caramanico, Città Sant’Angelo, San Valentino in Abruzzo Citeriore e nel teramano a Montorio al Vomano, Sant’Omero, Mosciano Sant’Angelo. Il WWF è innanzitutto vicino alle comunità che hanno subito questi violenti attacchi, con tanti sindaci in campo ieri per difendere ciascuno il proprio territorio, ed esprime la massima gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati oltre ogni limite per contrastare l’emergenza. Un ringraziamento anche alle Guardie volontarie WWF che già ieri notte hanno perlustrato l’area della Pineta Dannunziana per cercare eventuali animali feriti da soccorrere e hanno prestato un supporto al canile di Ortona che è stato evacuato perché minacciato dalle fiamme.