“Ho sempre dato la priorità agli imprenditori del posto. E voglio darla ancora. Ma adesso serve uno sforzo da parte di tutti per racimolare una cifra consistente”. Così Pasqualino Piunti al microfono di Vera Tv. Perché i conti non tornano: solo 11 imprenditori locali (dei 30 auspicati, per quote da 30mila euro ciascuno) hanno aderito al progetto per creare una nuova Sambenedettese e farla ripartire dalla serie D. Gruppo che per il momento ha raccolto meno delle metà dei 900mila euro fissati come tetto minimo per un campionato da primissimi posti. Se queste sono le premesse, insomma, sarà dura garantire al calcio rossoblù una degna ripartenza.
Intanto, il sindaco avrebbe già scartato il gruppo dell’imprenditori di origini marchigiane, Francesco Angelini, che giovedì ha costituito la FC Sambenedettese nello studio del notaio di Porto d’Ascoli, Maria Elisa D’Andrea. E non è stata presa in considerazione la cordata romana che lavora nel campo dell’edilizia.
Il tempo stringe e il progetto locale invocato dalla piazza non riesce a decollare. C’è una base, ma non basta.