“Sarò oggi ad Amatrice come 5 anni fa, era il 24 agosto 2016. E chi dimentica quella giornata? Accorremmo da L’Aquila per portare aiuti. E le notizie da Montereale, Capitignano, Cagnano, Crognaleto, Teramo, da tutto il Centro Italia erano di nuovi crolli. Fu terribile la scossa, di notte, nel sonno, come il 6 aprile 2009. Il terremoto fu furioso e distruttivo. Rammento ancora con dolore i volti affranti, le sirene, la protezione civile, i volontari, i vigili del fuoco. Oggi ricordiamo quelle ore tremende, quelle vite che non ci sono più, ci stringiamo a questa comunità ferita in Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria”. Così, in occasione del quinto anniversario del terremoto del Centro Italia. “Fare presto, fare bene – conclude Pezzopane – uscire insieme da terremoto e pandemia. Per l’Appennino centrale è una occasione storica, di rinascita vera. Perché quello che abbiamo perso sia ricostruito meglio di prima, perché ci sia sviluppo dove prima c’era spopolamento ed abbandono. Con il sismabonus e con CasaItalia si stanno adottando giuste iniziative per prevenire il danno conseguente al sisma. La prevenzione è la vera cura ed anche su questo ci siamo mossi come mai accaduto prima”