Sprovvista di green pass, in quanto non vaccinata, non è stata ammessa a lavoro e, molto probabilmente, incorrerà nella sospensione dello stipendio e in una sanzione amministrativa. Protagonista della vicenda, suo malgrado, un’ascolana impiegata nella segreteria dell’istituto scolastico comprensivo ‘Ascoli Centro – D’Azeglio’. La vicenda risale allo scorso primo settembre, data di entrata in vigore del decreto che prevede l’obbligo di green pass per il personale scolastico e sono intervenuti anche gli agenti della polizia. La donna, infatti, si era recata a lavoro come tutti i giorni ma, una volta giunta all’ingresso, le è stato chiesto il cosiddetto ‘certificato verde’ da un addetto delegato dalla dirigente scolastica. Di qui l’inizio della querelle. La lavoratrice, allora, ha spiegato di non essere in possesso del green pass in quanto non ancora vaccinata e, a quel punto, le è stato impedito di entrare a lavoro. La preside, Valentina Bellini, ha chiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine. Giunta sul posto, la polizia ha invitato la dipendente scolastica a tornare a casa. La lavoratrice non è ancora tornata a lavoro e al momento è in malattia. Molto probabilmente, nei prossimi giorni tornerà a scuola, sottoponendosi a un tampone ogni 48 ore, trattandosi questa dell’alternativa prevista per chi non è vaccinato. La vicenda, ovviamente, ha causato qualche polemica, con la donna decisa a portare avanti la sua personale battaglia, rivolgendosi a un avvocato.