Il magistrato di sorveglianza gli aveva già concesso di uscire dalla detenzione domiciliare per provvedere ai propri bisogni dalle 10.30 alle 12.00, ma un 43enne teatino (D.A.), non ha rispettato i patti.
In tre occasioni i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti, impegnati anche nei controlli dei detenuti domiciliari, non lo hanno trovato a casa. In una l’hanno beccato mentre rientrava tranquillamente, fuori orario, dopo aver appena parcheggiato la macchina; in un’altra addirittura è stato casualmente fermato in auto a Francavilla al mare, mentre approfittava di una bella giornata di sole. Quando i militari l’hanno controllato e gli hanno contestato che a quell’ora non poteva uscire, l’uomo ha cercato scuse, dicendo che stava andando a un colloquio di lavoro.
Dopo qualche mese e tre violazioni, l’ufficio sorveglianza di Pescara ha deciso che l’uomo non era meritevole del beneficio concessogli dopo la condanna a 8 mesi di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare, e ha disposto il carcere. Qui finirà di scontare la pena fino a gennaio 2022.