SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Antonella Pennacchi (e suo marito Manolo Bucci, ovviamente) vogliono vederci chiaro. La vicenda che riguarda la Samb Calcio si arricchisce di ulteriori elementi: la legale rappresentante della SSD Sambenedettese 1923 ha richiesto di accedere agli atti relativi alla “procedura per l’iscrizione di una società in rappresentanza del Comune di San Benedetto” al campionato nazionale Dilettanti, sulla base dell’articolo 52 comma 10 del Noif.
Come si ricorderà, la società di Antonella Pennacchi aveva ottenuto il parere positivo dal sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti ma successivamente era arrivato il diniego del presidente della Figc Gravina (clicca qui). Passaggio oltretutto superato dalla sentenza del Tar dello scorso 7 settembre, in base alla quale l’intera procedura voluta dalla Figc è stata valutata come “illegittima”, poiché occorreva verificare prima la volontà della A.S. Sambenedettese di Roberto Renzi di iscriversi in Serie D.
“Considerato che la presente società ha partecipato alla procedura selettiva e, all’esito della stessa, ne è risultata aggiudicataria – scrive Antonella Pennacchi, all’attenzione del dirigente comunale Catia Talamonti – Abbiamo interesse ad ottenere l’ostensione di tutti i dati e i documenti (allegati compresi) inerenti la procedura concorsuale ‘manifestazione di interesse’ indetta in data 13 agosto 2021 dal Comune di San Benedetto ai fini della tutela giurisdizionale nei confronti di terzi relativi a tutte e due i soggetti partecipanti (unici due) ovvero la società scrivente e la U. S. Sambenedettese a r.l”.
In merito a quest’ultima, società formata da imprenditori locali, la Pennacchi chiede in particolare “la documentazione attestante e comprovante la sussistenza dei requisiti organizzativi, patrimoniali e finanziari e ancor di più quelli comprovanti l’immediata disponibilità delle somme necessarie all’iscrizione in Serie D”.