Dieci arrestati, 37 indagati e 35.881 persone controllate. 3.113 pattuglie impiegate in stazione e oltre 540 a bordo treno, per un totale di 1.113 convogli ferroviari presenziati (circa 11 treni al giorno). 156 servizi antiborseggio in abiti civili, sia in stazione che sui convogli e 313 servizi automontati lungo linea e nelle stazioni prive del presidio fisso di Polizia Ferroviaria. 67 sanzioni elevate, 12 minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. 11 provvedimenti di polizia quali il cd “Daspo Urbano” e l’Avviso Orale.
Sono questi i risultati della stagione estiva 2021, che ha visto un’intensificazione dei sevizi di vigilanza da parte delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo sia all’interno delle stazioni che a bordo dei treni nell’ambito delle tre regioni di competenza territoriale, per garantire la sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori attraverso la prevenzione e il contrasto dei fenomeni delittuosi.
Nove le giornate di controllo straordinario organizzate dal Servizio Polizia Ferroviaria su tutto il territorio nazionale nel periodo estivo: 3 operazioni “Stazioni Sicure”, con una complessiva intensificazione dei servizi negli scali ferroviari interessati; 3 operazioni “oro rosso” per il contrasto al fenomeno dei furti di rame e 3 operazioni “rail safe day” per la prevenzione dei comportamenti scorretti e pericolosi in ambito ferroviario quali, ad esempio, l’attraversamento dei binari o il mancato rispetto delle regole di sicurezza.
Durante tali servizi la Polfer si è avvalsa della collaborazione di unità cinofile della Polizia di Stato e utilizzato metal detector e smartphone per il controllo dei documenti in tempo reale. Durante il periodo estivo, in particolare nel mese di agosto le regioni di Marche e Abruzzo sono state interessate da considerevoli incendi che hanno causato l’interruzione della circolazione ferroviaria, sulla linea Adriatica, anche per molte ore.
I viaggiatori a bordo dei treni rimasti fermi in stazione e lungo linea hanno potuto contare sull’intervento e l’ausilio della Polizia Ferroviaria. Sei dei 10 arresti effettuati nelle regioni di Marche, Umbria e Abruzzo sono accomunati tra loro dal medesimo motivo: un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dall’Autorità Giudiziaria giurisdizionalmente competente.