NERETO – Ventuno anni di reclusione. È questa la pena inflitta, in primo grado, a Cristian Daravoinea. Il camionista di origini rumene aveva ucciso la moglie, Mihaela Roua, nella loro abitazione di Viale Europa a Nereto il 9 ottobre 2019.
Un delitto d’impeto maturato dopo la decisione della donna di separarsi. Una scelta che l’uomo non aveva accettato. Seppur in apparenza tranquillo, il 37enne covava un profondo risentimento verso Mihaela con la quale aveva una figlia e con la quale aveva deciso di intraprendere una vita insieme in Italia. L’aveva attesa a casa, con la scusa del pranzo e l’aveva uccisa con fendenti letali utilizzando un coltello da cucina.
La Corte d’Assise di Teramo l’ha condannato a 21 anni di reclusione e a 100 mila euro di risarcimento civile per la figlia; 50 mila euro per ciascuno dei genitori ed il fratello della povera Mihaela oltre al pagamento delle spese legali.