SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una cosa è certa: il Pd a San Benedetto non è stato ricompattato dal risultato elettorale. Prova ne è l’invio di due distinti comunicati stampa a distanza di un’ora: prima da parte del segretario cittadino Claudio Benigni, candidato nel Partito Democratico, e poi da parte di Alvaro Paolini, segretario del Pd circolo Primo Gregori, e Alessandro Marini, segretario Circolo Nord e possibile consigliere comunale per “Democratici per Canducci“, alternativo al Pd (sarà eletto solo se vincerà Piunti, tuttavia).
L’assenza di un apparentamento in vista del ballottaggio, ovvero di un accordo tra Spazzafumo e le altre liste che si sono candidate, è giudicato “scontato” e “il febbrile impegno che abbiamo registrato negli ultimi giorni, a conti fatti, è stato una nota comica nel disastro della sconfitta del centrosinistra a queste elezioni”.
“Noi, come segretari di circolo del Partito Democratico di San Benedetto, vogliamo ribadire la nostra posizione: siamo alternativi alla destra e in sede di ballottaggio non mancheremo di esprimerci in questo senso. Dovunque amministra, la destra è un’autentica sciagura per la cittadinanza e noi ci opporremo a questa sempre e comunque” scrivono.
“Sulle interlocuzioni ancora in corso tra le forze del centrosinistra e la coalizione di Spazzafumo vogliamo essere netti: siamo aperti ad ogni ipotesi di accordo, purché si faccia alla luce del sole. Altrimenti si tratterebbe solo di accordi sottobanco volti a salvaguardare le rendite di posizione dei soliti noti. I sambenedettesi, con il loro voto, hanno evidentemente voluto punire un certo modo di fare politica. Non è un caso che, sia nel centrosinistra sia nel centrodestra, a spiccare nelle liste siano stati per lo più candidati che hanno proposto una forte discontinuità verso la propria classe dirigente” concludono.