“Vorrei che Cianfrone fosse qui e si fosse salvato per dire come sono andati i fatti e chi gli ha sparato”. A sostenerlo è Francesca Angiulli, imputata insieme al marito Giuseppe Spagnulo di omicidio, davanti ai giudici della corte di assise di Macerata dove si sta tenendo il processo per l’uccisione di Antonio Cianfrone, l’ex vice comandante dei carabinieri di Monsampolo freddato a colpi di pistola mentre faceva jogging lungo la pista ciclabile di Pagliare il 3 giugno del 2020.
Ha fornito la propria versione dei fatti e quello che aveva visto quella mattina mentre insieme con il marito si trovava nel luogo dell’omicidio.
La donna ha ribadito di essersi recati sul posto per cercare di recuperare un paio di occhiali che aveva perso il giorno prima. Ha riferito, in quella occasione, di aver notato la presenza di due persone che erano vicino a Cianfrone con il casco: sarebbero stati loro a esplodere i colpi micidiali.