GROTTAMMARE – Una pesante perdita nel numero di aziende a causa degli effetti della pandemia covid-19 ma anche la necessità di garantire la ripartenza.
Dopo la crisi è tempo di riscossa per le imprese del florovivaismo che questa mattina, venerdì 22 ottobre, si sono incontrate a Grottammare per fare il punto anche rispetto a nuova sensibilità sui temi della sostenibilità ambientale.
Solo nella produzione florovivaistica il settore conta 378 imprese attive che danno lavoro a 663 addetti. La crisi pandemica ha segnato la scomparsa di quasi il 3% delle aziende, percentuale che raddoppia nelle province di Ascoli e Fermo che, da sole, rappresentano oltre il 40% della realtà regionale secondo una rielaborazione Coldiretti su dati della Camera di Commercio delle Marche.
“Una risorsa economica importante per la regione – Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo – che ha avuto una grande occasione di confronto. Il settore sta vivendo momenti difficili ma siamo ottimisti sulla sua ripresa. Dobbiamo tener ben monitorato l’aumento del costo delle materie prime e promuovere l’ammodernamento delle aziende nel segno della competitività”.
Proprio per rinnovare le aziende le associazioni hanno chiesto ascolto alla Regione Marche rispetto a un Psr che dedichi maggiore attenzione agli investimenti strutturali delle imprese. La giornata, organizzata da Coldiretti Marche, Coldiretti Ascoli Fermo, AssoFloro, Società Italiana d’Arboricoltura e Associazioni Alboricoltori, ha registrato la partecipazione di numerose aziende nell’auditorium del Parco dei Principi Resort.
“Il Pnrr ha portato opportunità per imprenditori e amministrazioni – ha evidenziato Nada Forbici, presidente di AssoFloro e coordinatrice della Consulta nazionale florovivaismo di Coldiretti – il verde sta avendo un’impennata grazie a un’attenzione mai riscontrata prima. Non più esclusivamente un elemento di bellezza ma fattore necessario per clima, salute e qualità dell’aria. Coldiretti finora si è occupata di qualità del cibo e oggi apre un nuovo focus che parla di migliorare la qualità della vita”.
Secondo Andrea Pellegatta, presidente della Società Italiana Arboricoltura occorre “promuovere professionalità e buone pratiche nella gestione degli alberi ed è per questo che diventa necessario confrontarsi con le aziende del territorio. Oggi è cresciuta, soprattutto nelle città metropolitane la sensibilità verso alberi e aree verdi per contrastare inquinamento e cambiamenti climatici”.
Professionalità che si può riscontrare nelle aziende agricole, potenziale spalla nei servizi in tante amministrazioni locali compresi quelli legati alla gestione e alla manutenzione del verde pubblico. Sono oltre 2400 aziende che se ne possono occupare. Alla giornata hanno preso parte anche Mario Faro (Presidente Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti), Gennaro Vecchione (
Le conclusioni sono state affidate ad Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche.