ANCONA – Al termine del presidio dei lavoratori Elica sotto la Prefettura di Ancona per sollecitare una nuova convocazione del tavolo istituzionale al Mise, è stato consegnato un documento al Prefetto, Darco Pellos, da parte di una delegazione sindacale, ricevuta nell’occasione.
“L’andamento dell’azienda – si legge in una nota del coordinamento unitario dei sindacati Fiom, Fim e Uilm – è mutato ed oggi Elica ha un carico di lavoro importante e riesce a marginare come non era mai accaduto negli ultimi anni. Di conseguenza le ragioni aziendali del piano annunciato 7 mesi fa, oggi vengono a mancare”.
Secondo i sindacati, “i dati della trimestrale della multinazionale fabrianese, leader nel settore delle cappe aspiranti, con tutti indicatori positivi, indicano la crescita del 29,6% del segmento Cooking, proprio quello interessato dal piano di riorganizzazione a base di esuberi, delocalizzazioni e chiusura di uno stabilimento. Con 22 milioni di euro, derivanti dalla vendita di azione della controllata in India alla Whirlpool, che – come dichiarato dall’azienda – sono pronti per essere investiti”.
Per il Coordinamento sindacale, dunque, gli esuberi ancora sul tavolo, oltre 200 rispetto ai 409 annunciati a fine marzo, possono essere ridotti ulteriormente.
“È necessario – conclude la nota sindacale – perseguire la concretezza richiamata dalla viceministra Alessandra Todde, che vogliamo raccogliere e rilanciare, chiedendo con forza all’azienda di tornare al tavolo ministeriale, con del lavoro certo, aggiuntivo e qualificato per le fabbriche italiane, che dia credibilità e sostenibilità in prospettiva ad un progetto industriale da condividere e con un piano di investimenti che ne renda attuabile la costruzione e che restituisca la centralità al territorio di Fabriano nelle strategie della multinazionale.”