SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alzano la voce i sindacati sulla situazione sanitaria picena, in particolar modo in riferimento all’Ospedale Madonna del soccorso di San Benedetto e la chiusura della Medicina d’Urgenza (Murg) nelle ore notturne per mancanza di personale. Ad inviare una nota stampa sono Viola Rossi, della Funzione Pubblica Cgil, e Giorgio Cipollini, della Cisl Funzione Pubblica.
“L’emarginalizzazione sanitaria nel nostro territorio non è più tollerabile: tecnologie radiologiche obsolete, posti letto ridotti, carenza di personale sanitario (medico ed infermieristico) stanno mettendo a dura prova la Sanità Pubblica Picena – scrivono – La Murg è stata istituita circa vent’anni fa in tutti gli ospedali italiani per la stabilizzazione e la gestione di pazienti acuti provenienti dal Pronto Soccorso, con la finalità di fare diagnosi e indirizzare i pazienti nei reparti di pertinenza. Nella fase più delicata della Pandemia, inoltre, la Murg del Madonna del Soccorso ha affrontato l’evento con grandi sacrifici del personale sanitario curando decine e decine di pazienti Covid critici”.
“La volontà di chiudere la Murg di San Benedetto del Tronto per mancanza di Medici conferma ciò che le due Organizzazioni Sindacali denunciano da anni ovvero la carenza strutturale di personale che non può essere compensata con assunzioni a tempo determinato o con ordini di servizio al personale Medico di altri reparti peraltro anch’essi già carenti da anni. La Funzione Pubblica Cgil e la Cisl Funzione Pubblica, inoltre, esprimono la loro assoluta contrarietà alla paventata possibilità di instaurare contratti di tipo privatistico per l’implementazione della dotazione organica medica in quanto ciò comporterebbe un ulteriore parziale svendita del Servizio Sanitario Pubblico”
“Le scriventi non accetteranno ulteriori esternalizzazioni (dopo quella dell’Assistenza Domiciliare Integrale) e chiedono la piena funzionalità della Medicina d’Urgenza con la conseguente assunzione a tempo indeterminato di personale medico ed infermieristico in coerenza con quanto dichiarato dalla politica regionale relativamente alla necessità di potenziare gli Ospedali del Piceno” concludono.