Dieci trafficanti di cocaina finiscono in manette grazie ad una maxi operazione della Guardia di Finanza di Bologna, coordinata dalla Dda, che si è svolta in sei città tra Emilia Romagna, Piemonte, Marche, Veneto, Lombardia, per dare esecuzione alle misure cautelari. Due arresti anche a Civitanova.
A muovere tra il 40 e il 50% dello stupefacente proveniente dall’Olanda, secondo quanto emerge dalle indagini, era proprio un albanese che vive a Civitanova che poi la smistava ai vari spacciatori di medio livello. L’altro arresto avvenuto a Civitanova riguarda un altro albanese che è ritenuto dagli inquirenti come uno dei più stretti collaboratori dei leader dell’associazione. A guidare il sodalizio erano due fratelli di origine albanese, che vivono in Olanda.
La banda italo-albanese, stando alle indagini, riusciva a fare entrare in Italia ingenti quantitativi di droga. I finanzieri del gruppo operativo antidroga, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno scoperto che la cocaina, prodotta in Sud America, veniva fatta arrivare prima nei porti dell’Europa settentrionale, in particolare in Olanda, e da lì veniva portata in Italia grazie ad una rete di corrieri. La droga veniva nascosta in doppi fondi delle auto.
Nel corso dei due anni di indagine, i finanzieri hanno sequestrato una piantagione di cannabis: 93 piante. Tra il 2019 e il 2020 sono state arrestate sei persone e sono stati sequestrati circa 7,5 chili di cocaina, sei immobili, cinque mezzi di trasporto, 22 rapporti bancari e tre attività commerciali, per un valore complessivo di oltre 850 mila euro.
Nel corso del blitz di questa mattina sono stati trovati anche quattro pistole, di cui due rubate, 200 grammi di cocaina, 7mila euro in contanti, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.