ASCOLI PICENO – Le ferite del terremoto. Un corso formativo per le guide del Parco sulla fagliazione superficiale dei terremoti del 2016: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Dipartimento per il Servizio Geologico dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno realizzato un progetto, finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica, per l’individuazione di siti, all’interno del Parco, in cui siano evidenti i “segni” della fagliazione superficiale causata dagli eventi sismici del 2016.
In tali siti sono stati allestiti dei pannelli informativi che descrivono, sinteticamente, quanto visibile sul terreno, inquadrandolo nella descrizione generale dei fenomeni sismici e della geologia locale.
Il progetto ha previsto anche due importanti giornate dedicate alla formazione delle guide del Parco sul tema della fagliazione superficiale che hanno interessato il territorio, con particolare riferimento al sistema di faglie del Monte Vettore – Monte Bove.
Il corso, svoltosi nelle giornate dell’8 e 9 novembre, si è articolato in un webinar, che ha permesso alle guide di studiare l’inquadramento geologico del territorio del Parco, e in un successivo sopralluogo sui siti d’interesse individuati, in particolare il bacino di Castelluccio e l’area del Vettoretto.
Grazie a questa iniziativa le guide avranno la possibilità di affrontare la tematica del terremoto in un’ottica di divulgazione scientifica, nell’ambito delle finalità di valorizzazione e conoscenza del territorio.
Il progetto mira a preservare la memoria collettiva degli eventi e, allo stesso tempo, aumentare la consapevolezza dei visitatori sui fenomeni naturali nel territorio del Parco.
L’attività formativa, che ha visto la partecipazione di oltre 30 Guide del Parco, è stata curata dal geologo Maurizio Piccini del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dai geologi Anna Maria Blumetti, Elisa Brustia, Maria Cristina Giovagnoli, Luca Guerrieri, Roberto Pompili ed Eutizio Vittori dell’Ispra, dal geologo Marco Caciagli dell’Ingv e dal docente dell’Università degli Studi di Camerino dottor Pietro Paolo Pierantoni.
“Si tratta di un progetto innovativo, volto alla conoscenza del territorio e alla promozione di un turismo consapevole” ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna.
“Il Parco è la prima realtà in Italia a promuovere un’operazione di questo tipo, dove ricerca scientifica, divulgazione e memoria dei tragici fatti sismici del 2016 concorrono a caratterizzare dei percorsi turistici: chi vorrà potrà prendere consapevolezza in modo diretto di cosa abbia significato, anche sul piano geofisico, il terremoto” ha concluso.