CHIETI – L’autopsia conferma che Francesco Ciammaichella è stato ammazzato nel suo mini appartamento di Via Albanese, a Chieti. Il colpo alla testa ricevuto dalla vittima, 40enne che percepiva il reddito di cittadinanza, ha determinato il trauma cranico e la successiva emorragia cerebrale, che ha portato alla morte dell’uomo.
Una persona taciturna e tranquilla, così come la descrivono le persone del quartiere popolare in cui viveva da solo. L’esame autoptico è stato eseguito ieri pomeriggio dal medico legale Cristian D’Ovidio. Per ora nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca, sono due gli indagati con l’accusa di omicidio volontario: Cristian De Leonaridis, 47 anni, che ha lanciato l’allarme mercoledì, quando è stato ritrovato il cadavere, e Silvia Capuzzi, 57enne, che abita nella palazzina accanto a quella della vittima. Entrambi hanno già avuto precedenti con la giustizia.
De Leonardis è stato denunciato in passato per reati che vanno dalla violenza privata al furto, rissa e danneggiamento. Capuzzi è finita spesso nei guai per questioni legate alla droga e qualche anno fa è stata arrestata. Ora resta da capire se l’arma del delitto sia la mazza da mini golf sequestrata dai carabinieri. Seguiranno accertamenti. Gli inquirenti si concentrano, inoltre, sul possibile movente.