FERMO – Sono stati 67 i casi di codice rosso nel 2020 nel Fermano, in piena pandemia e lockdown che hanno acuito i contatti e i conflitti all’interno delle mura domestiche. Un aumento che già nel 2021, solo fino al mese di settembre, fa registrare 58 casi di codice rosso e un crescente allarme sociale, che passa anche per un 32% di incremento delle violazioni delle misure restrittive disposte dalle autorità nei confronti di chi usa violenza sulle donne.
“Oggi, nonostante questi dati e i tanti casi di violenza, è una bella giornata perché si promuovono i diritti della persona, in quanto individuo e, in special modo, in quanto donna e lo celebriamo attraverso la musica e la poesia, con alcuni brani che possano testimoniare il punto di vista femminile come la Medea di Euripide, Tanto gentile e tanto onesta pare di Dante, Le farfalle libere di Alda Merini e un brano di Madre Teresa di Calcutta”, con queste parole Vincenza Filippi, Prefetto di Fermo, ha dato il via alle celebrazioni del 25 novembre che ha, come momento cardine, l’adesione di ulteriori cinque realtà del Fermano al protocollo voluto dal prefetto stesso.
Durante l’incontro si è provveduto anche ad allargare la Rete Territoriale Antiviolenza ad altri cinque componenti: la Consigliera di parità per la Provincia di Fermo, il Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Fermo e le associazioni Ondif e Aiaf (Associazione Avvocati per la Famiglia Marche) sezioni territoriali di Fermo e il liceo Annibal Caro di Fermo.