SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mentre i risultati sportivi latitano (ed è un eufemismo) e la società e la dirigenza rossoblù rispondono chiudendosi in silenzio proprio nel momento in cui servirebbe apertura a costo di prendersi le critiche di una piazza sfinita da un anno terribile, emergono anche possibili tracce da seguire in merito ai possibili sviluppi dell’avventura societaria (e dirigenziale) dell’attuale A.S. Samb.
Entreremo successivamente nel merito di quello che sta avvenendo a San Benedetto, con reazioni che in altre situazioni (ovvero in Serie C) sarebbero derubricate come eccessive e passionali ma che, con la cronaca degli ultimi mesi alle spalle e una piena zona retrocessione in Serie D, diventano comprensibili.
Trattiamo qui, per ora, soltanto l’aspetto relativo allo stadio Riviera delle Palme e alle prospettive che il direttore generale della Samb, Luca Faccioli, ha ipotizzato in merito all’impianto. E qui rientrerebbe anche la collaborazione con Infront, colosso globale nel campo dell’organizzazione degli eventi sportivi e della loro gestione mediatica e a livello di introiti pubblicitari che proprio attraverso Faccioli, ex uomo Infront, ha trovato riferimento a San Benedetto.
Unica società dilettantistica nell’intero portfolio Infront (non solo calcistico, settore dove tra gli altri ci sono collaborazioni con Fifa, Uefa, Serie A, Premier League, Ligue 1, e in Italia Atalanta, Brescia, Cagliari, Lazio, Genoa, Sampdoria, Verona, Udinese, Spale e Salernitana, più altre società straniere), il rapporto con Infront poteva sembrare effimero considerando la realtà sambenedettese, appunto in Serie D.
Il progetto-Faccioli, tuttavia, prevede appunto di trasformare l’impianto “Riviera delle Palme” in un contenitore di eventi di richiamo e di livello nazionale. Non è un caso che sia stato proprio Faccioli ad incontrare il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e il vice Tonino Capriotti lo scorso 9 novembre. Seppur da quell’incontro non sia trapelato nulla nell’immediato, tra gli argomenti trattati Faccioli ha messo al corrente Spazzafumo delle volontà del club.
Sotto, di spalle il vicesindaco Tonino Capriotti a colloquio con Roberto Renzi allo stadio Riviera delle Palme
L’eccellente qualità dell’impianto, tra l’altro interamente coperto, la sua ubicazione strategica a pochi passi dallo svincolo della sopraelevata che conduce all’A14, la straordinaria vicinanza alla spiaggia, caso rarissimo in Italia per strutture di questo livello, ne fanno, agli occhi di una persona esperta come Faccioli – e non soltanto lui, ovviamente – uno stadio perfettamente utilizzabile.
Roberto Renzi con Tonino Capriotti e, dietro di loro parzialmente coperto, Luca Faccioli
A questo punto tuttavia si apre il tema della convenzione per lo stadio “Riviera delle Palme”, per il quale, tra l’altro, al momento potrebbero concorrere due società: il Porto d’Ascoli Calcio oltre che la A.S. Samb. La formazione del presidente Vittorio Massi, tuttavia, vorrebbe tornare allo stadio Ciarrocchi: ma sono necessari dei lavori (leggi anche: soldi da spendere in investimenti comunali) al momento fermi a livello di idee.
Il direttore generale della Samb, Luca Faccioli, di spalle, a colloquio con Roberto Renzi e, coperto, il vicesindaco Tonino Capriotti
Vi è, su questo aspetto, una titubanza da parte della nuova Amministrazione Comunale, considerando quanto avvenuto più volte nel recente passato e soprattutto a causa della questione dei 440 mila euro reclamati dalla Powergrass Srl, società milanese che ha realizzato il prato di gioco ibrido naturale-sintetico nel 2020.
Cinzia Campanelli, assessore allo Sport
La convenzione, infatti, non si limiterebbe all’uso strettamente calcistico ma consentirebbe al concessionario di sfruttare l’impianto anche per la gestione degli eventi (sembra invece che lo sfruttamento degli spazi per fini strettamente commerciali non rientri nelle intenzioni di Faccioli, e quindi non ci sarebbero – usiamo il condizionale e ci fermiamo all’oggi che del domani non c’è certezza – richieste di variazioni volumetriche e quindi di varianti urbanistiche).
Titubanze che dovrebbero presto emergere nel dibattito cittadino, sia con una proposta concreta da parte della A.S. Samb, sia con l’adeguato strumento tecnico della convenzione da redigere con pesi e contrappesi a tutela sia del bene pubblico “Riviera delle Palme” sia della possibilità che da cattedrale vuota per 330 giorni all’anno possa diventare un volano per il turismo e non solo cittadino ma dell’intero Piceno.
L’A.S. Samb inoltre vorrebbe aprire un discorso anche per la gestione dell’impianto sportivo Rodi, che si trova a poche decine di metri dal “Riviera delle Palme”, a fianco al Campo Europa.
Discorsi che i pessimi risultati calcistici di questi mesi hanno messo in ghiaccio ma che meritano di essere affrontati in maniera razionale sia dall’Amministrazione Comunale che dalla città tutta. Evitando che la passione e i tanti dolori impediscano di valorizzare un bene pubblico quale lo stadio “Riviera delle Palme” e, attraverso di esso, anche l’intera città e, perché no, la martoriata ma pur sempre gloriosa Sambenedettese Calcio.