Il borgo terremotato di Arquata del Tronto ha visto chiudere da qualche giorno l’unica farmacia presente, perché il farmacista non è vaccinato. Il tutto dopo un controllo dei Nas avvenuto a fine novembre, anche se all’Asur, non risulta alcun verbale a riguardo e conseguentemente nessuna ordinanza di chiusura da parte dell’autorità sanitaria. Una sorta di giallo. Di certo l’ispezione rientrava in un’operazione che ha coinvolto tutta Italia con ben 281 medici ‘no vax’.
Anche il dottor Loris Palmarocchi, è risultato tra i medici sospesi, che però continuavano ad esercitare l’attività, nonostante fosse stato notificato il provvedimento dell’Ordine dei farmacisti.
“I Nas non hanno emesso nessun provvedimento e nemmeno noi come Av5, gli unici titolati a prendere una simile decisione – precisa però il dottor Isidoro Mazzoni, direttore del dipartimento farmaceutico – quindi se la farmacia è chiusa si tratta di interruzione di pubblico servizio”.
Raggiunto telefonicamente, il dottor Palmarocchi ha precisato invece che non vuole assolutamente essere definito un no vax. Dunque la scelta di non fare il vaccino sarebbe legata alla sua età, 75 anni e ad alcune patologie che gli fanno temere di poter finire su una sedia a rotelle.
Ma il farmacista non avendo ottenuto l’esenzione dal suo medico di base è stato sospeso. E il ricorso presentato all’Ordine gli è stato rigettato.
Così è intenzionato a vendere l’attività e ma nel frattempo starebbe cercando un sostituto.
Il problema però è reale per i residenti terremotati che devono recarsi ad Acquasanta per acquistare medicinali. Un caso emerso nell’ultima puntata di Propaganda Live, trasmissione di La 7, dove, il sindaco Michele Franchi è stato intervistato dal conduttore Diego Bianchi.
“Ma già da lunedì potrebbe entrare in azione la Protezione Civile per la distribuzione di farmaci a domicilio” – tranquillizza il primo cittadino Michele Franchi.