Daniela Lo Russo, la donna di origini pugliesi residente a Pescara, nota come ‘Lady Coumadin’, si è tolta la vita mentre era agli arresti domiciliari a Vibo Valentia.
Il gesto estremo nella notte a Serra San Bruno, nella casa che le era stata messa a disposizione da una comunità di accoglienza. Nel 2016 Daniela Lo Russo tentò, assieme al figlio, di uccidere il marito somministrandogli delle dosi di ‘Coumadin’, un farmaco anticoagulante. Pare che la donna si sia infilata un sacchetto di plastica in testa morendo per asfissia.
La donna, per il tentato omicidio, era stata condannata a 13 anni e 8 mesi di reclusione, mentre il figlio Michele Gruosso a 12 anni e 8 mesi. Dopo la condanna, la donna fu rimessa in libertà ma a distanza di qualche mese venne nuovamente arrestata perché rubò dei fascicoli che la riguardavano negli uffici del Tribunale dell’ Aquila.
Gli stessi fascicoli furono bruciati dalla donna nelle campagne di Capestrano. Aveva già tentato di togliersi la vita quando era rinchiusa nel carcere di Teramo, ma venne salvata e ricoverata in ospedale.