ASCOLI PICENO – Di seguito una nota stampa della Consulta degli studenti piceni.
In data 10 gennaio alle ore 12 si sono riuniti in via telematica gli esponenti della Regione Marche il Presidente Francesco Acquaroli, l’Assessore Giorgia Latini, Filippo Saltamartini e il Presidente Generale dell’Asur Marche Nadia Storti, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti, i Rappresentanti delle consulte provinciali di Fermo, Ancona, Ascoli Piceno e Macerata nonché Presidente della consulta regionale e i rappresentanti degli studenti degli istituti Mazzocchi-Umberto I e Stabili-Trebbiani di Ascoli Piceno.
In questa sede è stata confermata dalla Regione la volontà di assecondare le richieste degli studenti ovvero di effettuare, a partire da questo fine settimana, uno screening gratuito sul territorio marchigiano. La regione ha ribadito l’impossibilità di ricorrere alla didattica a distanza richiesta dagli studenti per scongiurare il rischio di contagio in attesa dello screening, sottolineando che tale compito spettasse al Governo.
Gli studenti della provincia di Ascoli Piceno coinvolti nella videoconferenza si ritengono soddisfatti solo parzialmente in quanto il ritardo della Regione nel prendere in considerazione la richiesta ha fatto sì che lo screening venisse attuato una settimana dopo il rientro degli studenti nelle aule, perdendo così la possibilità di garantire la completa sicurezza e monitorare lo stato epidemiologico della Regione dopo le vacanze di Natale. Questo perché le disposizioni del Governo non consentono di posticipare il rientro in presenza.
Nonostante questa situazione, i rappresentati degli istituti della provincia di Ascoli Piceno, ci tengono a precisare che non incentiveranno più gli studenti ad astenersi dalle lezioni dato che a causa della pandemia molti giorni di scuola sono già stati compromessi.
Tuttavia una grossa fetta di studenti ritiene ancora che il rientro a scuola proposto dal Governo e dalla Regione Marche non avvenga in completa sicurezza per questo potrà continuare a sottrarsi alle lezioni per tutelare la propria salute e manifestare il loro diritto nell’avere una maggiore sicurezza.
I rappresentanti inoltre ci tengono a specificare che rifiutano la DAD come strumento per proseguire le attività didattiche, preferendo la didattica in presenza, e che la DAD è stata proposta esclusivamente come misura cautelare in attesa dello screening di questo fine settimana.
Infine i rappresentanti degli studenti raccomandano con forza tutti gli alunni di rispettare tutte le norme anti-covid vigenti e di partecipare allo screening e consigliano inoltre di indossare le mascherine di tipo “FFP2” fino allo screening come in accordo con la Regione.
Si conclude il comunicato confidando nel mantenimento della parola delle istituzioni regionali di coinvolgere il corpo studentesco in tempi utili nelle future decisioni riguardanti le attività scolastiche.