RIGOPIANO – Cinque anni dalla tragedia martedì 18 gennaio 2022. La commemorazione comincerà alle 15, con la fiaccolata davanti all’obelisco dell’Hotel.
Nel 2017 una valanga distrusse l’albergo di lusso, spezzando la vita di 29 persone. Per i famigliari delle vittime è ancora difficile poter dire addio ai propri cari, perché hanno provato ad avere fiducia nella giustizia, ma nei corridoi e nelle fredde aule del Tribunale di Pescara l’hanno persa gradualmente.
Eppure sono lì, anche se non sempre di persona, con la mente e con il cuore, ogni volta che c’è un’udienza. Al di là dei tempi della giustizia e delle ‘rigidi regole’ del sistema, basterebbe guadare negli occhi madri, padri, figli, mogli, mariti, fratelli e amanti per scorgere il loro immenso dolore.
Quelle telefonate inascoltate, l’estremo ritardo della macchina dei soccorsi e i corpi rimasti al gelo sotto le macerie. “Nessuno può dimenticare”, ribadiscono i famigliari delle vittime, che continuano a lottare per i loro angeli.
Questo potrebbe essere l’anno in cui si arriverà alla definizione del processo, sempre se l’emergenza sanitaria in corso consentirà di “avere un calendario serrato delle udienze, con l’obiettivo di arrivare a sentenza, entro pochi mesi, molto prima della fine dell’anno”, così come ha assicurato in un’intervista pubblicata sul ‘Messaggero’, Giuseppe Bellelli, capo della Procura di Pescara, che ha annunciato la sua presenza in aula in occasione dell’udienza di venerdì 28 gennaio 2022.
29 su 30 imputati hanno chiesto il rito abbreviato. L’unico a non averlo fatto è l’ex Sindaco di Farindola Antonio De Vico. Il 28 gennaio il Giudice Giancluca Sarandrea dovrebbe decidere sul suo rinvio a giudizio o sul proscioglimento.
Ad allungare di nuovo i tempi di questo processo, però, è la terza perizia disposta dal giudice visto che quella della Procura e quella della difesa sono opposte.
I tre esperti non depositeranno le loro conclusioni il 28 gennaio, perché hanno presentato una istanza di proroga. Per il deposito e la discussione della perizia bisognerà attendere fino ad aprile, visto che la proroga concessa è di 90 giorni.
Tra i punti da chiarire l’origine della valanga del 18 gennaio 2017 e i fenomeni sismici della stessa giornata, oltre alla questione legata alla viabilità.