“Non saranno mai scusate le nostre responsabilità se saremo indifferenti”. Sono le parole del deputato del Pd Emanuele Fiano che ha ricevuto le chiavi della città di Avezzano e la pergamena per consegnarle a Liliana Segre: la senatrice a vita è diventata così cittadina onoraria, dopo il voto unanime del consiglio comunale arrivato dall’assise civica convocata ieri presso il castello Orsini. Presenti il dirigente scolastico Attilio D’Onofrio, autorità civili, militari, religiose con numeri ristretti per rispetto della normativa anticovid, ma tanta partecipazione emotiva nelle parole del presidente del consiglio Fabrizio Ridolfi, del vicesindaco Domenico Di Berardino, della presidente della commissione pari opportunità Concetta Balsorio e dei consiglieri comunali Cristian Carpineta e Lorenza Panei. “Lo scopo dei dittatori era quello di considerarci tutti uguali come bestie. Volevano considerarci solo ingranaggi di un meccanismo di oppressione – ha ricordato Fiano con riferimento al destino di suo padre Nedo e della Segre, uniti nell’aver provato sulla propria pelle l’abisso dell’esperienza dei campi di concentramento – Il fatto di vederla seduta al Senato è una vittoria per tutti i cittadini italiani com’è significativo il riconoscimento di oggi. Ai ragazzi che sono qui, lascio il grande messaggio della senatrice: evitate di essere indifferenti davanti alle ingiustizie”. La cittadinanza onoraria è un’onorificenza concessa dal Comune di Avezzano “per omaggiare una persona che è ritenuta legata alla città per il suo impegno, per le sue opere, per essersi particolarmente distinta”.