FERMO – A fronte dei numeri che vedono una media di 15 pazienti Covid al giorno al pronto soccorso del Murri, e la richiesta del sindaco di Porto Sant’Elpidio la convocazione urgente di una conferenza dei sindaci sulla sanità, il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta, ha inviato una nota stampa, nella quale dice che non ci saranno nuovi posti letto Covid a Fermo, perché non lo prevede il nuovo piano pandemico della regione Marche che, in questo modo, andrebbe a tutelare il nosocomio fermano.
“Il piano – spiega grinta – prevede 4 posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid all’ospedale Murri di Fermo (oggi ce ne sono 5 occupati e si può arrivare a 6), 30 posti ordinari a malattie infettive (che sono pieni, ndr) e 18 posti letto di pazienti post Covid a Sant’Elpidio a Mare”.
Come migliorare il quadro? La risposta è sempre una: il vaccino. “Si evidenzia, come i pazienti in terapia intensiva siano tutti non vaccinati. I pazienti che si presentano al Pronto Soccorso e necessitano di ricovero, per l’87% sono anch’essi non vaccinati” riprende il direttore.
Con i pazienti Covid sotto controllo, sulla carta, Grinta è convinto che “l’area chirurgica sia in grado prevede tre sedute operatorie giornaliere, più un’altra di urgenza chirurgica”. E la prova per il direttore è nei numeri: “A gennaio 2022, rispetto gennaio 2021, gli interventi sono stati 200, il 50% in più”.
Inevitabile un passaggio sul Pronto soccorso, da giorni intasato di malati Covid, che si sommano alle normali utenze. Anche in questo caso per Grinta non ci sono problemi: “La struttura ed il personale sono riusciti a garantire le regolari prestazioni, e laddove necessario, le ospedalizzazioni di tutti i pazienti non Covid. Per i Covid, quotidianamente riusciamo a trovare spazi di degenza per un numero di 8-10 positivi (anche oggi per il Gores sono 15 i Covid al pronto soccorso, ndr) che necessitano di ospedalizzazione e vengono ricoverati al reparto di malattie infettive, o alle strutture di Campofilone e Sant’Elpidio a Mare”.
Di fronte a questo quadro, il direttore difende la sua scelta di non avere convertito una parte di Medicina: “Avremmo bloccato le prestazioni ordinarie, invece stiamo garantendo piena operatività di tutti i reparti e di tutte le prestazioni”.
Infine la buona notizia: se andrà a regime il piano di assunzioni previsto da Grinta: “Nel mese di febbraio verranno assunti cinque nuovi infermieri e altri 7 sono stati richiesti. In più inseriremo a breve 12 Oss e alcuni assistenti amministrativi. Sul fronte dei dirigenti medici si è invece provveduto ad assumere cinque medici di Area chirurgica e un medico anestesista” conclude il direttore.