PESARO – Le polemiche sull’ex ospedale psichiatrico San Benedetto sono prive di fondamento per l’assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi che chiarisce: “Nessuna retromarcia da parte della Regione che andrebbe ringraziata e non criticata sulla vicenda che riguarda una parte fondamentale del centro storico della città di Pesaro”. “Stiamo rispettando tutti gli accordi e impegni presi – spiega l’assessore – secondo il Protocollo di Intesa per il recupero e riqualificazione del complesso immobiliare che è di proprietà della Regione Marche.
Il protocollo condiviso lo scorso anno da Regione, Asur Marche e Comune di Pesaro, prevedeva che il Comune predisponga una variante urbanistica per suddividere l’intervento sul San Benedetto in più unità: il Comune, inoltre, doveva presentare un progetto di riqualificazione della parte di immobile che si affaccia su Corso XI Settembre per concorrere al Programma ministeriale Pinqua; il bando è andato a buon fine, il Comune si è aggiudicato 15 milioni di euro e ora deve ristrutturare questa parte; per diventare proprietario, il Comune deve dare in permuta una parte ristrutturata per 750 metri quadrati e 1.100.000 euro più Iva.
Il Comune deve quindi procedere con la ristrutturazione della parte che ha acquistato e sulla quale ha fatto il progetto Pinqua. La Regione, non appena riceverà queste risorse dal Comune di Pesaro, procederà ad un progetto complessivo sull’area di ristrutturazione di sua proprietà e quando avrà redatto il progetto lo finanzierà anche, in parte, attraverso la vendita della cosiddetta terza parte del San Benedetto, quella residenziale delle villette a schiera di via Mammolabella.
Questa polemica – conclude Aguzzi -non ha quindi motivo di esistere dal momento che la Regione ha creato tutte le condizioni per permettere al comune di ottenere i fondi. Pesaro dovrebbe fare un plauso per questo percorso e per il nostro impegno che vogliamo mantenere fino in fondo senza nessun passo indietro”.