ASCOLI PICENO – Il gup Rita De Angelis ha condannato a dieci anni di carcere Massimo Simonetta, 51enne “maestro” e “guida spirituale” di gruppi e comunità, arrestato dai carabinieri ad aprile 2020 ad Almenno San Salvatore (Bergamo) per ripetuti abusi sessuali e maltrattamenti fisici e psicologici a due fratellini, una bambina e un bambino, la cui madre, per gli stessi fatti, è stata a sua volta condannata a 8 anni; assolta invece una donna di origini brasiliane.
Il giudice ha assegnato anche una provvisionale di 150mila euro ad ognuno dei due bambini, che si sono costituiti parte civile solo nei confronti di Simonetta e non contro la madre.
Gli imputati sono stati processati con rito abbreviato per le accuse di violenza sessuale aggravata su minore e maltrattamenti nei confronti dei bambini. Su Simonetta, un “santone”, che ad Ascoli si spacciava per avvocato senza averne titolo, pesavano anche le aggravanti della crudeltà, dei motivi abbietti, della minorata difesa e dell’abuso di relazioni.
I bambini maltrattati venivano sottoposti, insieme ad adulti, a prove di resistenza degradanti da Simonetta, che aveva soggiogato i loro genitori. Il 51enne bergamasco è ancora rinchiuso nel carcere di Pesaro.
I fatti su cui ha indagato la Procura della Repubblica di Ascoli risalgono al periodo tra il 2012 e 2014 in provincia di Ascoli e di Fermo, luoghi dove l’uomo (replicando situazioni già attuate in passato) aveva costituito una sorta di “comunità” di studio e meditazione su tematiche “spirituali e di crescita interiore” a cui partecipavano diversi adulti, anche provenienti da altre regioni, e nella quale aveva il ruolo di maestro, costringendo i bambini e la madre a pratiche sessuali, anche incestuose.