FERMO – Su delega della locale Procura della Repubblica, le Fiamme Gialle fermane hanno eseguito accertamenti ed indagini su episodi di indebita percezione del contributo di autonoma sistemazione, erogato da uno dei comuni del cratere. Il contributo è una misura destinata ai cittadini la cui abitazione è stata distrutta, in tutto o in parte, oppure è stata sgomberata, in seguito ai terremoti che hanno colpito l’Italia centrale nel 2016.
Nel corso delle indagini sono state acquisite ed esaminate le istanze presentate dai cittadini residenti nel comune dell’entroterra fermano per l’ottenimento del beneficio, oltre a testimonianze dirette ed alla documentazione attestante i consumi idrici ed elettrici dei percettori del contributo.
Gli accertamenti hanno fatto emergere importanti anomalie e sono terminati con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 responsabili per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, poiché hanno sottoscritto e presentato autocertificazioni in cui hanno attestato fraudolentemente che la propria abitazione, principale, abituale e continuativa è stata distrutta o sgomberata a causa del terremoto. Tale dichiarazione ha tratto in inganno il comune di residenza, che ha erogato, nel tempo, un importo complessivo di 122.642 euro.
Un ulteriore responsabile, nella sua qualità di funzionario pubblico, è stato denunciato per abuso d’ufficio, per aver omesso di effettuare i necessari controlli sulla veridicità delle autocertificazioni rese dai beneficiari del contributo, consentendo così ai cinque dichiaranti di godere di un ingiusto vantaggio patrimoniale e di sottrarre risorse alle casse pubbliche a danno di altri utenti realmente bisognosi. Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenisse sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe la confisca del profitto del reato.