In merito alla maxi inchiesta sui rifiuti che ha portato la Procura distrettuale antimafia di Ancona ad indagare a vario titolo 21 persone per presunti illeciti sui traffici della Geta srl, riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avvocato Mauro Gionni, legale della ditta dell’Alto Bretta:
“La GETA dimostrerà la sua innocenza, così come lo faranno i suoi dipendenti da tali accuse infondate e diffamatorie. Del resto, già il Giudice per le Indagini preliminari, prima, ed il Tribunale del Riesame di Ancona, poi, circa un anno fa, avevano dimostrato e scritto circa l’infondatezza dell’accusa rigettando le richieste della Procura. Per questo, tale prosecuzione, dopo oltre un anno, lascia dubbi e perplessità.
Nessun favore è stato ricevuto dalla politica. Le autorizzazioni avute la GETA riguardano diverse amministrazioni pubbliche ed i loro funzionari, oltre agli enti preposti ai controlli, che si sono succeduti in venti anni e di diverso orientamento politico.
Nessun sponsorizzazione è stata fatta per scopi diversi da quelli di liberalità. La GETA ha sempre sostenuto molte società sportive che fanno fare sport ai giovani, con sponsorizzazioni pubblicitarie. Queste riguardano attività sportive, amatoriali, corse ed altro che sono il seguito di una strategia filantropica, iniziata dal fondatore della società, il compianto Cav. Brandimarte, e proseguita dai suoi successori.
La GETA , da quasi 10 anni, è certificata ISO 14001, ha ,cioè, una certificazione di qualità ambientale che viene attribuita, e mantenuta, solo a seguito di periodici controlli, che vengono fatti, per più giorni ,ed anche settimane , ogni anno , da un organo esterno nazionale che verifica con attenzione e precisione il rispetto di ogni parametro normativo del settore.
Non solo. La GETA ha da tempo sottoscritto una polizza di Responsabilità Civile per danni da inquinamento per circa due milioni di euro. Ebbene, come è ovvio, anche i tecnici della compagnia, dopo quello iniziale, al momento della stipula, fanno controlli periodici con estrema precisione poiché è nel loro interesse (quello di non dover poi risarcire) che tutto funzioni per il meglio”.