PESARO – “A oggi sono 900 gli ucraini arrivati in provincia, 350 quelli accolti a Pesaro” spiega Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà del Comune, nel presentare i dati forniti dalla Questura.
“Numeri in crescita che confermano come l’emergenza sia passata a una seconda fase che impone nuovi interventi – economici, sociali, educativi – di inclusione e sostegno dei profughi” continua Pandolfi.
Ieri questi temi sono stati affrontati dall’Amministrazione comunale, che ha incontrato la Commissione consiliare e, a seguire, i rappresentanti del Terzo settore insieme a Maryna But, presidente Comunità Ucraina nelle Marche. “A pochi giorni dall’invasione russa dell’Ucraina – ricorda Pandolfi – ci siamo attivati per risposte tempestive alle necessità dettate dall’emergenza profughi e alla volontà dei cittadini di sostenere la popolazione Ucraina”. “È nata così Sos Ucraina, linea diretta attivata dal Comune nella sede della Protezione civile che, in questi primi 20 giorni, ha risposto a 700 tra telefonate e mail. Sono stati 12.400 i chili di generi alimentari e di prima necessità donati da singoli cittadini, associazioni e donazioni, anche tramite la collaborazione dei Quartieri. L’80% di questi sono stati portati in Ucraina, il 20% consegnati alle famiglie di profughi, presenti nel territorio comunale”.
“Insieme a Servizi sociali, inoltre, – prosegue – abbiamo organizzato una rete di prima accoglienza temporanea per le famiglie, per l’80% composte da donne e bambini, arrivate a Pesaro e in attesa dell’inserimento nei Cas. Siamo riusciti ad assicurare ospitalità a 40 nuclei familiari tramite il progetto Protezione freddo (che il Comune ha attivo da mesi insieme a La Città della Gioia) e grazie alla collaborazione con Caritas diocesana e con il comitato di Pesaro di Croce Rossa Italiana, che hanno messo a disposizione strutture e volontari”.
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