MONZA – Poteva forse essere l’occasione per ipotecare, o quasi, i playoff. Ma l’Ascoli resta saldamente al settimo posto, col vantaggio dal Perugia, prima squadra fuori dalla griglia spareggi, che scende da 5 a 4 punti (0-0 umbro a Cittadella).
In Brianza, dove l’Ascoli non ha mai vinto in 8 precedenti tra i cadetti, finale già scritto dopo meno di mezz’ora.
Sottil è senza D’Orazio, Eramo Felicioli e Quaranta e all’ultimo perde per un risentimento muscolare Tsadjout. Recuperati Leali, Dionisi e Maistro, ma solo per la panchina.
Il tecnico bianconero sorprende sistemando i suoi con un inedito 3-4-2-1 con Guarda in porta, Bellusci, Botteghin e Falasco in difesa, Baschirotto e Paganini larghi, Collocolo e Buchel in mezzo con Ricci e Saric a supporto di Iliev.
Al 16′ il Monza è già avanti: dopo una punizione di Barberis deviata sulla traversa da Guarna, tap in vincente di Valoti. Il 2-0 al 28′ grazie al rigore trasformato dal danese Gytkjaer e concesso dall’arbitro Gariglio di Pinerolo per un fallo di Botteghin su Ciurria.
L’Ascoli recrimina prima del riposo, quando Antov, già ammonito, dopo un fallo su Saric a centrocampo viene graziato dal direttore di gara.
Nella ripresa Sottil inserisce Dionisi e Salvi e richiama in panchina Ricci e Botteghin. Confermata la difesa a 3. Bianconeri più propositivi, incoraggiati anche dai 196 tifosi al seguito, ma poco incisivi sotto porta.
Spazio a una protesta per parte: al 70′ il duro intervento di Falasco su Dany Mota a centrocampo, con Gariglio che non estrae il secondo giallo; due minuti più tardi il contatto tra d’Alessandro e Dionisi in area brianzola, col capitano bianconero che reclama, invano, il rigore.
Non succede più niente. Finisce con la sconfitta numero 11 per l’Ascoli, mentre il Monza si porta a meno 3 dalla capolista Cremonese.
Foto AC Monza