TERAMO – Un ricorso al Tribunale del Riesame è stato proposto dall’avvocato difensore del docente teramano di 54 anni posto agli arresti domiciliari martedì scorso per l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata e molestie nei confronti di tre studentesse di 14 e 15 anni di un istituto superiore di Teramo. A renderlo noto è stato lo stesso legale, l’avvocato Vincenzo di Nanna. Gli episodi contestati risalgono al periodo compreso tra l’ottobre 2021 ed il febbraio 2022 e avrebbero avuto luogo all’interno della scuola durante l’orario scolastico. L’arresto, su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Teramo su richiesta del pm Greta Aloisi era stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Teramo. “Nel momento in cui si ritiene sufficiente la parola di alcuni minorenni per mandare agli arresti un uomo – sostiene l’avvocato Di Nanna – quando i fatti contestati sarebbero avvenuti in aula durante le lezioni e persino alla presenza degli insegnanti di sostegno che nulla hanno visto o sentito, ci si trova nella stessa situazione dei processi celebrati nel ‘600 di caccia alle streghe, come quello di Salem in cui l’innesco di un pericoloso meccanismo di suggestione fanciullesca fece perdere la vita a persone innocenti o, come nella concreta fattispecie, ha distrutto la vita di un uomo buono e onesto”. “Da un lato – sottolinea il legale – sono stati violati con l’uso (abuso?) della spettacolare misura cautelare diritti fondamentali dell’accusato; dall’altro è stata gravemente turbata la serenità dell’ambiente scolastico, tanto più davanti ad accuse così gravi che imporrebbero la massima cautela”. Il legale ha inoltre reso noto che l’accusato, già nel corso dell’interrogatorio di garanzia, offrirà ogni chiarimento richiesto.