TERAMO – Nel pomeriggio di oggi 14 aprile un detenuto italiano, con problemi psichiatrici, D.G.A. le sue iniziali, per futili motivi ha dapprima dato fuoco alla cella creando molto panico all’interno della sezione poiché il fumo acre del materasso e suppellettili bruciati ha invaso l’intero reparto e successivamente ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria accorso a soccorrerlo, sferrando un violento pugno al volto di un agente che ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso.
Il Sappe esprime la solidarietà e di una pronta guarigione al collega aggredito e rimarca ancora una volta il problema dei detenuti psichiatrici che non sono gestibili all’interno di un carcere che sono già polveriere pronte ad esplodere per il sovraffollamento e coesistenza di detenuti di differenti fede religiosa e cultura.
“Quest’aggressione poteva essere evitata se solo il personale di Polizia Penitenziaria fosse stato dotato della pistola taser ,purtroppo tutti gli altri Corpi di Polizia c’è l’hanno tranne la Polizia Penitenziaria nonostante quotidianamente numerosi sono gli episodi di aggressione in tutti gli istituti della penisola” – scrive in una nota Giuseppe Pallini, il Segretario Provinciale Sappe Teramo.