SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è conclusa con un lieto fine la disavventura di un 39enne sambenedettese che dopo aver smarrito il portafogli in un locale del lungomare, era stato poi contattato da un rumeno il quale in cambio della riconsegna chiedeva 200 euro.
La vittima della tentata estorsione si è rivolta subito ai carabinieri che si sono fatti trovare all’appuntamento arrestando il 25enne rumeno in flagranza di reato. Il tutto dopo che uno dei militari, si è finto parente del 39enne e lo ha accompagnato all’incontro.
Ma nel frattempo il malfattore, coadiuvato da una complice e insospettito dalla presenza dell’accompagnatore, ha tergiversato portando il carabiniere sotto copertura e la vittima in giro per la città per diverse ore prima di compiere la sua azione criminale.
I quattro erano comunque seguiti a vista da altri militari pronti ad intervenire nel momento in cui il rumeno ha chiesto al giovane la consegna della somma pattuita. A quel punto il militare e i suoi colleghi hanno arrestato l’uomo per tentata estorsione.
Domani è attesa l’udienza di convalida per il 25enne che si trova recluso a Marino del Tronto. Sono ancora al vaglio sia la posizione della donna sia dell’uomo, il quale sembra abbia utilizzato indebitamente anche la carta del giovane per compiere degli acquisti con il sistema di pagamento contactless.